Islamochristiana 40

Islamochristiana 40 (2014) è finalmente pubblicata, con le scuse dell’editore per l’inconsueto ritardo. Uno dei motivi del ritardo è stata la celebrazione in gennaio del cinquantesimo anniversario della presenza del PISAI a Roma (1964-2014): un grande evento internazionale che ha coinvolto personalità e istituzioni accademiche nella riflessione sul tema “Studiare e comprendere la religione dell’altro. Verso un riconoscimento reciproco tra le religioni e tra le culture nel mondo di oggi”. Melange è il titolo di questo numero di ISCH, che raccoglie interessanti articoli giunti in redazione, che non avrebbero trovato spazio nella formula monografica consueta. Dopo il discorso indirizzato da Papa Francesco al PISAI e la cronaca del passaggio dell’Istituto dalla Tunisia a Roma raccontata da P. Maurice Borrmans, Ignazio De Francesco affronta il tema della morte come martirio in prospettiva cristiana e musulmana in due opere storiche significative; Paul Lemarié presenta l’esperienza attualissima del Movimento dei Focolari in relazione con i musulmani. Un gruppo di articoli ruota attorno al tema della ricerca e dell’educazione: Gabriel Said Reynolds analizza le nuove correnti di ricerca accademica sull’Islam e sul Corano nel Nord America; l’Arcivescovo Maroun Lahham e Martino Diez, nei loro interventi, parlano dell’importanza dell’educazione nel dialogo islamo-cristiano; Alessandro Cancian mette in rapporto la formazione nella ḥawza ‘ilmiyya sciita e nell’istituzione seminariale cattolica. In relazione con gli sciiti iraniani è ancora l’articolo di Clément Therme, che valuta il dialogo interreligioso tra la Russia e l’Iran. I due ultimi articoli riflettono situazioni locali. Il contributo di Najib George Awad ruota attorno alla possibilità di pensare uno “stato laico” (civil state) nei progetti dei Fratelli Musulmani siriani, mentre José Luis Sánchez Nogales e Gonzalo Villagrán Medina illustrano la situazione dell’integrazione dei musulmani nella Spagna attuale. Note e documenti, molto ricco, descrive incontri, opinioni, difficoltà e accordi tra cristiani e musulmani nelle diverse parti del mondo. Le recensioni testimoniano l’interesse crescente per l’islam e le relazioni islamo-cristiane nel mondo. Papa Francesco ha augurato alla comunità del PISAI “di non tradire mai il compito primario dell’ascolto e del dialogo, fondato su identità chiare, sulla ricerca appassionata, paziente e rigorosa della verità e della bellezza”. Islamochristiana, per quanto può, cerca di seguire questa strada.

Il Pisai

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